Nata a Schio nel 1963, si diploma presso l’istituto d’Arte Pietro Selvatico di Padova, consegue poi il diploma di Interior Designer presso l’I.S.A.I. di Schio.
Si dedica alla pittura come mezzo di espressione e comunicazione spesso lasciandosi guidare dalle varie situazioni emotive vissute.
Nel 2020, con l’avvento della pandemia e le rigide regole di isolamento, utilizzando materiali di riciclo, inizia a creare oggetti e pannelli per l’arredamento.
Nelle sue opere pittoriche il tema dominante è la meditazione, l’assenza, la solitudine, il silenzio rappresentato da grandi spazi vuoti, molto spesso riempito di linee e forme geometriche sovrapposte, dando così vita ad un dinamismo frenetico, la tranquillità contrapposta al susseguirsi degli eventi nella frenetica vita quotidiana, dimenticando l’uomo come aspetto esteriore, si sofferma sull’oltre, su tutto quello che va al di là di ogni forma oggettiva prediligendo le emozioni.
Saltuariamente la natura diviene musa ispiratrice, tralasciando le rigide regole di geometria, la mano si abbandona a linee morbide e sinuose, acuta osservatrice di dettagli e texture spesso sconosciute.
La sua pittura può essere definita fluido-ordinata, la pennellata, quasi inesistente, valorizza la trasparenza dei colori diluiti e sfumati, il bianco inteso come luce si contrappone quasi sempre a grandi piani (sfondi) scuri, quasi a ricercare
certezza e stabilità.
Le sue opere si orientano ad osservare quanto accade nella vita quotidiana rappresentando momenti alternati di felicità e tristezza, tranquillità e frenesia, silenzio e rumore, cercando di stimolare lo spettatore a porsi dei quesiti.